Piselli
La pianta dei piselli ha radice a fittone non molto profonda, con numerose ramificazioni, e stelo, gracile e liscio, che può raggiungere i due metri di altezza, a portamento rampicante. Attraverso successive selezioni colturali si sono ottenute varietà nane o semirampicanti (dette mezza rama). Il frutto è costituito da un baccello cilindrico, diritto o ricurvo, dalle estremità appuntite, al cui interno sono contenuti fino a 10 semi, lisci o grinzosi, di forma irregolarmente sferica. Per la presenza o meno di una membrana interna si suddividono in piselli da sgusciare e mangiatutto. Dimensione e colore cambiano da una varietà all’altra: i semi sono generalmente verdi, ma ne esistono anche di gialli e biancastri.
Oggi i piselli sono coltivati in tutto il mondo, con maggiore intensità nei Paesi asiatici e negli Stati Uniti. I principali produttori europei sono Francia, Inghilterra, Italia (principalmente le regioni: Emilia-Romagna e Marche), Ungheria. I semi si consumano freschi – compresi i baccelli nel caso delle taccole – e secchi.
CURIOSITÀ
Dato che i piselli freschi si deteriorano molto rapidamente, è importante riuscire ad acquistarli poco dopo la raccolta per non lasciarli in frigorifero per più di 12 ore. Un ragionamento opposto vale per i piselli secchi che, potendosi conservare per mesi e date le loro caratteristiche nutritive, anticamente costituivano una delle principali riserve alimentari delle famiglie per l’inverno.
I piselli amano la consociazione con patate, spinaci, lattughe, carote. Non gradiscono la vicinanza ad aglio, cipolla e altre liliacee.